Le due società di rugby C’è l’Este Rugby ASD che Rugby Este ASD, che per convenzione verranno definite “Movimento Rugbistico Estense” (in forma abbreviata “il Movimento”), hanno congiuntamente deciso di adottare il Codice Etico con lo scopo di sviluppare e diffondere il gioco del rugby e dei suoi valori. L’obiettivo principale è quello di educare e formare i ragazzi con lo spirito e i valori del rugby: LEALTA’, RISPETTO delle regole e degli avversari, CORRETTEZZA, ALTRUISMO e CORAGGIO. Il Movimento vuole essere prima di tutto una comunità di sport e di passione per il futuro dei giovani e per la loro crescita; qualunque soggetto faccia parte di questa comunità è tenuto a mantenere dei comportamenti che ne rappresentino i valori, l’impegno e la dedizione. Per questo motivo il Movimento si è dotato di un Codice Etico che indichi per tutte le componenti attive regole chiare e indicazioni precise. Il Codice Etico del Movimento individua i valori che costituiscono l’etica sociale e reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che fanno parte della nostra comunità, nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta. I destinatari del presente Codice Etico sono:
Copia del Codice Etico è consegnata a tutti i soggetti destinatari sopraindicati, che sono pertanto tenuti a conoscerne il contenuto, ad osservarne le disposizioni contenute, a contribuire alla loro applicazione nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione ed eventuali sanzioni. Entrambe le società facenti parte del Movimento si riservano di adottare provvedimenti disciplinari nei confronti di ogni tesserato o socio che abbia tenuto un comportamento non consono al Codice Etico o al regolamento FIR. Il Movimento si impegna ad operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente e a uniformare le proprie azioni e comportamenti rispettando a pieno il proprio Codice Etico, diffondendo una sana cultura sportiva, promuovendo e garantendo un ambiente che premi il valore fondamentale del fair play. Inoltre vuole garantire la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico degli atleti: l’impegno sportivo ed agonistico richiesto, in relazione all’età, deve sempre essere adeguato alle condizioni fisiche ed al livello di preparazione raggiunto.
Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione.
NELSON MANDELA
Il dirigente assicura l’organizzazione, disponibilità e supporto per qualsiasi procedura. Esso rappresenta le società del Movimento in qualsiasi contesto, il suo ruolo è fondamentale per divulgare questo Codice Etico, è il primo soggetto ad applicare i principi di questo ultimo. Adotta sempre le migliori pratiche per stimolare il miglioramento continuo di tutti i collaboratori, è il primo a non interferire nelle scelte tecniche e a non metterle in discussione rispettando la suddivisione dei ruoli. Affronta con atteggiamento positivo le problematiche, suggerendo soluzioni possibili e supportando con la propria esperienza qualsiasi soggetto facente parte di questo Movimento, raccogliendo le istanze degli atleti e dei loro familiari, trasmettendole alla società per cercare la soluzione più adatta in linea con le direttive vigenti. Esso deve usare un linguaggio corretto, privo di volgarità e deve essere il primo a trasmettere il valore del fair play. Il dirigente è responsabile e garante della corretta compilazione e presentazione della documentazione obbligatoria federale e quella necessaria per la partecipazione agli eventi sportivi, è soprattutto garante del rispetto delle leggi per la buona gestione delle attività sociali, garantendo totale correttezza e trasparenza nella gestione amministrativa, e nella gestione dei beni societari.
Il rugby è una voce del verbo dare. A ogni allenamento, a ogni partita, a ogni placcaggio, a ogni sostegno, dai un po' di te stesso. Prima o poi qualcosa ti tornerà indietro.
MARCO PASTONESI
Il Movimento esige dal proprio staff tecnico la piena consapevolezza di essere prima di tutto educatori per i ragazzi che si avvicinano a questo sport: esso è un modello da imitare, non solo nel contesto sportivo ma anche in quello sociale. Il tecnico educatore segue fedelmente le direttive societarie per raggiungere a pieno gli obbiettivi sportivi di crescita degli atleti, inoltre si impegna partecipare ai corsi di aggiornamento tecnico decisi dal Movimento, consapevole che un miglioramento continuo è fondamentale per trasmettere sicurezza e valori ai ragazzi. Il tecnico educatore deve sempre avere un atteggiamento positivo con tutti, ma in particolar modo con gli atleti, diffondendo un comportamento incentrato sul fair play, stimola l’atteggiamento agonistico ma non tollerando mai nessuna forma di violenza, anche verbale e l’uso di un linguaggio volgare, non ammette simulazioni o atteggiamenti poco leali, è autorizzato pertanto ad allontanare dal campo di gioco o allenamento chi commette gravi infrazioni o non rispetta i fondamentali etici di questo sport; si fa promotore della parola RISPETTO come metodo di gioco e come atteggiamento nel confronto degli altri. Il tecnico educatore pretende rispetto dagli atleti, rispetto verso gli avversari, rispetto verso gli arbitri e le decisioni arbitrali, in relazione a questi ultimi è il primo ad accettare la decisioni arbitrali e richiama o sanziona gli atleti che non si adeguano a queste regole. Il tecnico educatore sostiene la politica della salute e del buon stile di vita dell’atleta, segue sempre scrupolosamente le indicazioni mediche, scoraggia e ripudia l’uso di sostanze dopanti e illecite o qualsiasi altra cosa possa nuocere la salute dell’atleta. Il tecnico educatore dà a tutti i ragazzi la possibilità di giocare, indipendentemente dalle maggiori o minori capacità tecniche, il suo compito fondamentale è far crescere armoniosamente tutti i ragazzi. Esso persegue traguardi realistici per la propria squadra e per il singolo atleta, ponendo degli obbiettivi realizzabili, crea un’atmosfera e un ambiente piacevole e persegue il divertimento, la crescita sportiva e umana dei ragazzi al di sopra di qualsiasi successo sportivo, non tollera nessun atteggiamento di bullismo o discriminazione. Si assicura che le attrezzature in dotazione, di proprietà del Movimento, siano conservate e gestite con cura anche dai ragazzi.
Per me è un onore indossare la maglia. La maglia è in prestito, non è tua. Quando la indossi devi dare tutto, devi andare oltre perché domani potresti non indossarla più.
JOHN KIRWAN
Gli atleti che rappresentano il Movimento sono tenuti a comportamenti consoni alle direttive di questo Codice Etico sia nella pratica di questo meraviglioso sport, sia nei rapporti umani che si instaurano e si impegnano a trasmettere i valori fondamentali del gioco del rugby, mantenendo un atteggiamento incentrato sul fair play. L’atleta è tenuto al rispetto delle direttive che il tecnico educatore gli fornisce, esso ha cura del proprio corpo rifiutando qualsiasi sostanza nociva o illecita. L’atleta mette lo stesso impegno che mette nella pratica sportiva anche nello studio scolastico, lo sport deve essere complementare alle altre attività che servono per diventare una persona giusta e responsabile. L’atleta accetta le decisioni dell’arbitro, non le mette in discussione, evita qualsiasi atteggiamento polemico nei suoi confronti. Esso usa un linguaggio corretto, privo di volgarità o insulti. L’atleta ripudia qualsiasi atteggiamento di bullismo, rispetta gli avversari e tutte le componenti della loro squadra. L’atleta del Movimento non dimentica mai di fare parte non solo di un squadra, ma di un club nella sua interezza. Coopera quindi con tutte le figure del Movimento e rispetta i propri compagni, gli allenatori, i dirigenti, i genitori, i tifosi ed ogni persona che lavora per il bene del club. L’atleta del Movimento è un buon sportivo, vive con umiltà le vittorie e con dignità le sconfitte, si complimenta sempre con i propri avversari riconoscendo il loro valore. Cerca di non mancare agli allenamenti e mette sempre il massimo impegno in tutte le attività. Rispetta le strutture dove si allena e dove viene ospitato avendo cura di tutte le attrezzature tecniche usate.
Adesso so che correre non vuol dire scappare, ma andare incontro al futuro. Adesso so che affrontare la vita sarà un gioco da ragazzi e che, se la vita è un gioco, il rugby è una gran bella maniera di viverla!
MIRKO PETTERNELLA
Genitori e familiari sono fondamentali per la crescita sportiva e umana dei ragazzi, elementi unici per la loro educazione. Solo con il loro apporto ed esempio il Movimento riuscirà nell’impresa sportiva e sociale di formare delle persone rispettose e responsabili. Genitori e familiari sono importantissimi per la divulgazione di questo Codice Etico, sono una componente viva e partecipe per la realizzazione di tutti gli obbiettivi del Movimento. La loro presenza agli allenamenti e alle partite è fondamentale per accrescere l’autostima dei ragazzi, inoltre possono essere di aiuto nelle varie attività ed eventi organizzati dal Movimento. Genitori e familiari devono dimostrare di aver capito il senso di questo Codice Etico, mantenendo comportamenti in linea con i fondamentali fin qui riportati: facendosi portatori della parola RISPETTO e di un comportamento fondato sul fair play, rispettando e non criticando mai le decisioni dell’arbitro, rispettando gli avversari delle altre squadre e tutte le componenti del Movimento. Essi dimostrano di avere un atteggiamento sportivo sostenendo la propria squadra, astenendosi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in campo e tutte le componenti del Movimento, apprezzando il gioco della squadra avversaria, dando l’esempio di gioire per la vittoria in modo umile e accettando con dignità la sconfitta. I genitori e familiari devono accettare le decisioni dello staff tecnico evitando qualsiasi interferenza. I genitori sono fondamentali perché il proprio figlio rispetti gli impegni presi, come la partecipazione agli allenamenti e agli eventi sportivi della propria squadra (raggruppamenti e tornei), sostenendo il ragazzo al miglioramento continuo e all’impegno. I genitori devono avere la consapevolezza che il mondo del minirugby è per i ragazzi un gioco, uno spazio per il loro divertimento, essi non devono essere invadenti esercitando pressioni eccessive sui ragazzi, creando aspettative sproporzionate per il solo perseguimento del risultato sportivo, apprezzano e valorizzano l’impegno dei ragazzi e il supporto alla squadra. Genitori e familiari devono utilizzare un linguaggio corretto, privo di volgarità e insulti, che siano da esempio ai ragazzi e a tutti i componenti di questa comunità sportiva. Ai genitori si chiede aiuto, instaurando un clima positivo e cooperativo all’interno del Movimento, in modo da creare i presupposti per il raggiungimento degli obiettivi di crescita atletica dei ragazzi. Per il Movimento è fondamentale il rispetto di questo Codice Etico, pertanto tutti i soggetti attivi che ne fanno parte si adoperano nell’applicare i principi sopraindicati, inoltre vigilano per segnalare eventuali comportamenti non conformi. Qualunque soggetto dovesse riscontrare delle violazioni a questo Codice Etico è tenuto ad informare la segreteria, la quale in base alla gravità dell’evento, informa il Consiglio Direttivo, che avrà il compito di verificare i fatti e ascoltare le testimonianze delle parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà eventuali azioni correttive o disciplinari da intraprendere.
Il Movimento Rugbistico Estense
nelle società del C’è l’Este Rugby ASD e Rugby Este ASD